S3, ricerca, sviluppo e politiche per l'innovazione
Nuovo incontro della Regione Calabria con i distretti tecnologici e i poli di innovazione locali.
Politiche per l’innovazione orientate ai risultati. Ecco la sfida cruciale che oggi la Regione ha discusso con gli stakeholders calabresi. Con una convinzione: è una partita collettiva e si vince solo insieme.
Aumentare il livello di innovazione delle imprese, incrementare il numero di ricercatori, valorizzare i risultati della ricerca, ridefinire i ruoli e la specializzazione dei soggetti della Rete Regionale dell’Innovazione. Con questi obiettivi si è sviluppato l’incontro tra la Regione, i distretti tecnologici e i poli di innovazione calabresi.
Un articolato confronto nel corso del quale i referenti dei poli e dei distretti hanno dialogato con il dirigente generale della Presidenza Giuseppe Bianco, con quello della Programmazione Paolo Praticò, con il responsabile del Settore Ricerca e Innovazione Menotti Lucchetta e con la responsabile del Settore S3 Calabria Giulia Di Tommaso.
In apertura dei lavori Praticò ha parlato dei risultati raggiunti sul versante della programmazione e attuazione delle politiche per l’innovazione negli ultimi anni. “Le politiche per l’innovazione - ha affermato Praticò - costituiscono una partita collettiva che si vince solo con una continua lettura critica di quanto già fatto. Non dobbiamo temere i confronti, le valutazioni. La Regione ha investito tanto in questo settore e intende potenziare l’ecosistema dell’innovazione specializzando le funzioni, riordinando il sistema degli incentivi e garantendo una governance maggiormente efficace. Vogliamo costruire nuovi modelli di intervento prestando la massima attenzione alle esperienze fin qui maturate, evitando duplicazioni e riducendo inefficienze. I diversi soggetti che operano nel campo dell’innovazione in Calabria, in primo luogo gli intermediari dell’innovazione, saranno incentivati a disegnare nei prossimi anni percorsi di specializzazione in coerenza con gli indirizzi della Strategia S3 per offrire alle imprese esistenti e ai potenziali startupper servizi innovativi di maggiore qualità e a maggiore valore aggiunto. Le politiche in materia di ricerca e innovazione sono forse le politiche più difficili da implementare negli attuali sistemi economici. Sussistono infatti numerose condizioni che possono determinare il fallimento delle azioni intraprese, soprattutto nelle regioni europee meno sviluppate come la Calabria, dove la necessità di ricerca e innovazione è maggiore, ma il contesto strutturale è più fragile’’
E sull’attenzione che l’attuale governo regionale ha voluto porre sulla Strategia di Specializzazione Intelligente è voluta ritornare nel corso del suo intervento anche la dirigente del settore di coordinamento e supporto all’’attuazione S3 Giulia Di Tommaso: “Sono stati già istituiti con delibere di agosto 2016 sia il Tavolo di coordinamento che il Comitato di pilotaggio previsti dalla S3 proprio perché riteniamo che il documento necessiti di una costante verifica della sua efficacia e del suo allineamento alle istanze del territorio e alle richieste dei vari livelli istituzionali. Strategico anche il ruolo di supporto al sistema della ricerca e della innovazione che Calabria Innova è chiamata a svolgere in qualità di soggetto gestore della rete di innovazione”. La dirigente ha annunciato l’avvio di specifiche piattaforme tematiche attraverso le quali alimentare il confronto sulla funzionalità degli strumenti adottati.
Il dirigente del Settore ricerca e innovazione Menotti Lucchetta ha evidenziato le criticità emerse nel corso del precedente ciclo di programmazione riportando i risultati delle attività di monitoraggio e valutazione condotte sull’esperienza dei Poli di Innovazione regionali. “Da queste esperienze - sostiene Lucchetta – occorre partire per ricalibrare gli interventi al fine di generare gli auspicati effetti positivi sul territorio regionale”.
Il dibattito è proseguito arricchendosi delle esperienze e delle valutazioni dei singoli operatori. Tanti i fronti di riflessione che hanno contribuito a delineare il quadro di efficacia del sistema e a stabilire alcune priorità su cui intervenire. Tra i temi sollevati, nell’ambito di un dialogo costruttivo, è stata evidenziata l’esigenza di evitare sovrapposizioni e repliche nelle strategie di sviluppo a livello regionale. E’ emersa, inoltre, la necessità di dare massima valorizzazione al patrimonio della conoscenza, di potenziare l’allineamento alla domanda di servizi proveniente dalle aziende, di promuovere la diffusione della conoscenza delle infrastrutture tecnologiche, di offrire maggiore attenzione alla proprietà intellettuale. Il confronto è stato funzionale anche all’avvio di una ridefinizione delle attività e delle specificità degli attori dell’intermediazione anche alla luce delle traiettorie della S3.
Sui singoli punti posti all'attenzione si terrà un nuovo appuntamento ad ottobre per verificare gli avanzamenti e definire i successivi passi.