Progetto Creps

Regione Calabria a Berlino per esportare "buone pratiche"


Progetto Creps

 

La Regione Calabria e l’Osservatorio sulla ndrangheta sono stati presenti a Berlino, nelle giornate del 10 e 11 novembre,  per l’iniziativa del progetto europeo CrePS dal titolo “Rafforzare la società civile. Modelli per il riutilizzo democratico dei beni dei gruppi criminali”. La due giorni di workshop e incontri è stata organizzata dai partner tedeschi Ass. Echolot e Fondazione Amedeu Antonio per sostenere il confronto sul tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sulla resistenza culturale alle organizzazioni criminali, che si inquadra in un particolare  contesto storico in Germania , caratterizzato da una elevata attenzione nei confronti di questa tematica. Le organizzazioni tedesche e italiane, nel quadro del progetto, stanno approfondendo le modalità per sostenere la cultura democratica locale proprio attraverso l’aggressione ai patrimoni delle mafie ed il loro riutilizzo partendo dall’esperienza e dal modello sviluppato in Italia, riconosciuto come valido strumento di repressione e prevenzione del fenomeno criminale. Studiosi, giuristi, esperti della società civile e del mondo della politica si sono confrontati, in occasione del convegno a Berlino, proprio per sviluppare proposte concrete sul  tema e porre l’attenzione su come la confisca dei beni e il loro riutilizzo da parte della società civile possa essere applicata anche in Germania per contrastare gruppi criminali di stampo nazista o mafioso. L'evento è stato preceduto da una conferenza stampa con lo scopo di sensibilizzare e promuovere l'inserimento dello strumento del riuso sociale dei beni confiscati nel nuovo DDL di riforma sul sistema della confisca penale tedesco. Un traguardo ambizioso, questo, per il progetto CrePS che è stato selezionato dalla Commissione europea - DG Affari interni - proprio per contribuire all'armonizzazione della normativa degli altri Paesi europei in questo settore e alla promozione dello strumento del riutilizzo sociale partendo dalle buone pratiche di gestione analizzate in Calabria. La delegazione della Regione Calabria è composta dal Presidente della Commissione anti-ndrangheta del Consiglio della Regione Calabria, Arturo Bova, dal Dirigente del Settore Programmazione, Cooperazione e Capacità Istituzionale Tommaso Calabrò e dal Responsabile dell’Ufficio Cooperazione Territoriale Europea e sede di Bruxelles, Nicola Mayerà. L’Osservatorio sulla ndrangheta, invece, è rappresentato dal Senior Researcher Luca Ruzza, dalla Project Manager Stefania Ziglio, dal Junior Researcher Federico Alagna, dalla delegata della Cooperativa sociale NEMESIS Roberta Malara, dal direttore della testata online “Il Dispaccio” Claudio Cordova e dal film-maker Emiliano Barbucci.