Officina Mezzogiorno

Anche la Calabria ospita la presentazione del progetto che accende i fari sul ruolo della partecipazione nelle politiche di coesione


Officina Mezzogiorno

La Regione Calabria ha ospitato oggi in Cittadella l’evento conclusivo del ciclo di presentazioni del progetto “Officina Mezzogiorno”, promosso dall’Agenzia per la Coesione Territoriale e organizzato in collaborazione con le Regioni del Sud per discutere il ruolo della partecipazione dei territori nei processi di attuazione delle politiche di coesione e per sostenere la co-gestione partenariale degli interventi comunitari.

L’incontro di approfondimento ha preso il via con l’intervento di Livio Barnabò dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e coordinatore di Officina Mezzogiorno. “Siamo partiti nel 2016 – ha spiegato – lavorando su alcuni temi, acquisendo competenze attraverso la co-progettazione territoriale che ha rafforzato decisamente la valorizzazione, l’esperienza e le conoscenze del Partenariato del PON GOV. Il progetto Officina Mezzogiorno, di fatto, ha coinvolto tutte le regioni meridionali con attività di ascolto e analisi della domanda di rafforzamento dei Partenariati. Officina Coesione, poi, che si concluderà nel 2023, intende continuare il percorso già avviato negli anni precedenti per far tesoro di quanto appreso con laboratori di ricerca e intervento nonché officine di sperimentazione. L’obiettivo – ha continuato il coordinatore di Officina Mezzogiorno – è dare piena effettività al ruolo dei partenariati, sviluppare e diffondere pratiche per la costruzione partenariale delle politiche e accrescere la capacità dei partner istituzionali, economico-sociali e della società civile”.

Al centro dei lavori quindi la partecipazione degli stakeholder alla decision making riguardante i fondi SIE. Menotti Lucchetta, dirigente del settore regionale Ricerca scientifica e innovazione tecnologica del Dipartimento Presidenza, ha illustrato il progetto M-ERA.Net, un esempio di partenariato Pubblico–Pubblico in materia di ricerca e innovazione che ha solo scopo di sostenere e incrementare il coordinamento dei programmi di ricerca europei e i relativi finanziamenti nell’ambito della scienza e ingegneria dei materiali, al fine di contribuire alla ristrutturazione dello Spazio Europeo della Ricerca (SER). “La Calabria – ha detto Lucchetta – è una delle 41 organizzazioni pubbliche partecipanti a M-ERA.Net quale partner per tutte le aree tematiche e co-finanzia le attività con un budget pari a 500 mila euro, attraverso l’azione ‘Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi’ del POR Calabria FESR FSE 2014/2020”. Il dirigente del Dipartimento Presidenza ha descritto in seguito i numeri assicurati dai bandi regionali, conclusi e in corso, a valere sull’asse 1 “promozione della ricerca e dell’innovazione” del POR che intendono supportare le infrastrutture della ricerca e le PMI.

Il dirigente regionale del settore Parchi ed Aree Naturali Protette Giovanni Aramini ha spiegato in sintesi la definizione della strategia Prioritized Action Framework (PAF) con il Partenariato e ha realizzato una disamina del capitale presente in regione in termini di aree protette. “Stiamo lavorando per la conservazione della Rete Natura 2000, in ambiente marino-costiero e terreste. La strategia PAF è stata costruita attraverso un percorso condiviso che ha coinvolto i due Dipartimenti regionali Ambiente e Agricoltura, le Università, gli enti gestori dei Parchi e le associazioni ambientalistiche. Il dialogo con le autorità di gestione ha garantito inoltre la possibilità di interagire tra FESR e FEASR. Abbiamo coordinato azioni di comunicazione e sensibilizzazione ambientale a interventi per arrestare la perdita di biodiversità terrestre, mantenendo e ripristinando i servizi ecosistemici: penso alla rimozione dei rifiuti in aree Natura 2000 e nei fondali SIC o la tutela della specie Caretta Caretta”.

Gli importanti risultati raggiunti nel campo della formazione post-universitaria sono stati illustrati dalla dirigente del settore regionale Alta formazione e università del Dipartimento Presidenza, Antonella Cauteruccio: “In questi tre anni – ha dichiarato – abbiamo rafforzato il sistema dell’alta formazione accademica ma anche professionale. Il piano strategico CalabriAltaFormazione, che si è concretizzato con la sottoscrizione dell’accordo di programma della Regione con Università e Istituzioni AFAM, mira ad operare attraverso un programma dettagliato di interventi per innalzare il livello di qualità del sistema di alta formazione nel suo complesso. Un altro importante strumento è il Piano territoriale triennale concernente gli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.) che ha l’obiettivo di qualificare l’offerta di istruzione tecnica. Il coinvolgimento nel processo decisionale e di costruzione delle scelte di tutti i soggetti interessati, sia pubblici che privati, è alla base del nostro approccio”. Cauteruccio, prendendo ad esempio le procedure per l’erogazione delle Borse di studio e azioni di sostegno a favore di studenti capaci e meritevoli privi di mezzi e di promozione del merito tra gli studenti, inclusi gli studenti con disabilità, ha spiegato che “dall’anno accademico 2015-16 sono state attivate cinque procedure di cui hanno beneficiato i quattro atenei regionali. Stimiamo di finanziare 4800 borse, questo è stato possibile grazie ad una fase di concertazione sui criteri di riparto e su importi borse e ISEE. Risultati che oggi troviamo proiettati sui maggiori media nazionali alla luce della classifica del Censis sugli atenei”.

Annita Vitale, coordinatrice di SuTeCa, progetto di supporto strategico all’Autorità di Gestione, ha illustrato come la Regione Calabria abbia inteso promuovere e adottare con i fondi 14/20 le misure necessarie per prevenire qualsiasi forma di discriminazione. In particolare, ha detto Vitale, “la Regione sostiene la partecipazione e l’accessibilità, sin dalla fase di informazione, delle persone con disabilità al fine di costruire strategie e interventi concretamente rispondenti ai bisogni. In questo contesto l'AdG del POR Calabria 14/20 ha intrapreso attraverso il Dipartimento Programmazione, con il supporto strategico e operativo del Formez PA, un percorso di rafforzamento delle competenze sul tema Disabilità e Fondi SIE a partire da dicembre 2016. L'applicazione del diritto UE in materia di disabilità è stata approfondita, durante il percorso, da esperti internazionali con la finalità di incrementare l’impatto dei fondi UE e delle politiche regionali sul miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità”. Il percorso, che è nella fase conclusiva, si è strutturato in una sessione unica iniziale e due cicli di seminari e laboratori dedicati rispettivamente agli amministratori pubblici (regionali e locali) al Terzo settore. Sintesi e frutto di questo percorso di scambio è la costruzione partecipata di un documento operativo, un vero e proprio vademecum per l’applicazione del principio di pari opportunità e non discriminazione nelle diverse fasi della filiera.

L’ultimo intervento è stato affidato a Monica De Carolis, broker di CalabriaInnova, la quale ha descritto in modo dettagliato l’ambiente Living Lab che ha tra gli obbiettivi quello di attrarre le competenze del territorio, di incentivare e incoraggiare la prototipazione e la sperimentazione di prodotti e servizi innovativi. Ciò al fine di raccogliere e indirizzare in modo adeguato e corretto gli specifici fabbisogni che provengono dalla collettività e che grazie ai Living Lab trovano il modo di essere canalizzati e trasformati fattivamente in azioni sul territorio.

Presentazioni dei relatori