Strategia Nazionale Aree Interne

Presentato il percorso per l'area pilota Grecanica


Strategia Nazionale Aree Interne

Un patrimonio di idee, cultura, identità e progettualità: quella grecanica è un’area ricca di potenzialità da salvaguardare e valorizzare, a partire da una visione strategica condivisa con gli attori del territorio. Per questo motivo, dopo l’Area Reventino-Savuto, la Regione ha individuato nell’Area Grecanica la seconda area pilota per la sperimentazione della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI).

Con l’obiettivo di presentare la SNAI e il percorso che porta alla definizione della strategia propria dell’Area Grecanica, il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e il dirigente generale del dipartimento programmazione della Regione Calabria, Paolo Praticò, hanno incontrato a Bova Marina la comunità grecanica: sindaci dei Comuni del territorio, insegnanti delle scuole e dell’università, rappresentanti della società civile e delle imprese sono intervenuti al primo appuntamento finalizzato all’elaborazione di una strategia di sviluppo condivisa. 
Ha aperto i lavori il sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi, che ha ringraziato la Regione e tutti coloro che hanno contribuito al riconoscimento dell’Area Grecanica quale area pilota di sperimentazione della Strategia Nazionale. Il sindaco ha sottolineato l’importanza di questo traguardo che apre a una nuova fase per lo sviluppo dell’area: “Un percorso lungo che ha bisogno del sostegno di tutte le energie e delle risorse migliori del territorio”. Per Crupi, la sfida più importante sarà quella di frenare il processo di spopolamento dei Comuni, offrendo prospettive di lavoro per i giovani e servizi per i cittadini.
Il dg Paolo Praticò ha poi illustrato il percorso identificato dalla Strategia Nazionale delle Aree Interne. Si tratta di una strategia nuova, che segna una rottura con il passato e con gli strumenti utilizzati in precedenza. Se prima, infatti, si fornivano strumenti rigidi a cui i territori dovevano adeguarsi, con questa nuova strategia viene invertita la logica: per la SNAI la pianificazione dello sviluppo parte dalle esigenze e dall’ascolto dei cittadini, dei sindaci, delle imprese e delle associazioni, accompagnati dalla Regione e dal Ministero. Questo percorso si inserisce nell’ambito del più ampio strumento di programmazione del POR Calabria 2014/2020 approvato un anno fa, che prevede di estendere il modello della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI) a tutto il territorio calabrese, attraverso una Strategia Regionale sulle Aree Interne (SRAI), integrando quanto previsto dal livello centrale con misure specificatamente orientate ad affrontare i temi dello sviluppo economico dei territori, come il turismo, i beni culturali, l’enogastronomia.
La parola è poi passata alla platea dei partecipanti che hanno dato così inizio al dibattito sulla strategia attraverso opinioni e testimonianze: i sindaci di Montebello Jonico, di Palizzi e di Roghudi hanno ribadito la necessità di superare le logiche di campanile per elaborare proposte credibili e unitarie; i dirigenti scolastici di scuole primarie e superiori hanno richiesto maggiore attenzione alle istanze e ai curricula delle scuole; associazioni e consorzi di sviluppo come Pucambù e il GAL dell’area Grecanica hanno raccontato la loro esperienza pluriennale di attività sul territorio.
Il Presidente Mario Oliverio, ha infine tratto le conclusioni elaborando una sintesi dell’incontro. Per il Presidente il nuovo approccio identificato dalla SNAI è l’elemento più importante. Le sole risorse, senza una visione o un quadro di riferimento che ne identifichi gli obiettivi, sono inutili e portano a commettere gli errori del passato: "La vera novità di questa strategia consiste nel metodo. Senza un quadro di riferimento d’insieme si corre il rischio di ripetere le esperienze negative del passato in cui, i diversi programmi di intervento, non hanno prodotto alcuna crescita e nessuna ricaduta positiva sul territorio. Occorre, quindi, assumere una visione di vasta scala evitando interventi parziali e frammentati. Ogni sindaco deve collocare i problemi del proprio Comune e della propria comunità all’interno di un disegno più vasto. Occorre stabilire, quindi, obiettivi comuni su cui investire ed utilizzare le risorse. In questa prima fase di governo della Regione abbiamo definito una serie di programmi e oggi abbiamo a disposizione un volume di risorse importanti da investire. Attraverso il coinvolgimento dei territori e degli attori principali che su di essi si muovono ed operano, vogliamo mettere in campo un progetto che ci consenta di realizzare obiettivi importanti, a partire dalla tutela della lingua, dell’identità, dei beni culturali e delle tradizioni grecaniche, che rappresentano un patrimonio straordinario per la nostra regione. Questa è la terra del bergamotto. Una terra ricca di tradizioni ed esperienze agroalimentari di eccellenza. Dobbiamo saper valorizzare al massimo queste nostre potenzialità per farne un fenomeno di grande attrattività”