European Week of Regions and Cities 2017
“Improving the communication of ESI funds: The way forward” è il titolo dell'evento che si è tenuto a Bruxelles il 10 ottobre
Come rafforzare la visibilità e la reputazione delle politiche di coesione? E’ la domanda che ha fatto da filo conduttore al workshop dal titolo “Improving the communication of ESI funds: The way forward” promosso il 10 ottobre scorso dal Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria, in collaborazione con la Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (CRPM),nella sede di Bruxelles della Regione Calabria. L’iniziativa, che si è svolta nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città, ha messo a confronto esperienze regionali e punti di vista accademici, istituzionali, e del mondo dei media, attraverso due dense sessioni moderate da Nicolas Brookes, Direttore responsabile per la Politica di Coesione della CRPM.
Nella prima, è stata offerta una panoramica di buone prassi in materia di comunicazione dei programmi operativi, attraverso il racconto diretto dei rappresentanti di Bretagna, Cornovaglia, Calabria e dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Nella seconda, il workshop ha ospitato una riflessione più ampia su criticità presenti e proposte future con gli interventi di università, media e della Commissione Europea.
Il workshop è stato aperto dall’Autorità di gestione del Por Calabria FSE/FESR Paolo Praticò, che nella propria introduzione ha rimarcato la necessità di guardare alla comunicazione non solo come insieme di attività di divulgazione delle opportunità di finanziamento e dei risultati, ma anche come un sofisticato strumento che contribuisce direttamente a migliorare la gestione e l’impatto dei programmi e favorisce il controllo sociale dei cittadini.
A seguire, l’intervento di Alexander Ferstl, Capo Unità della Commissione Europea nell'ambito della Comunicazione con gli Stati Membri, ha illustrato le nuove azioni sulla comunicazione che la Dg Regio sta lanciando, dopo la sollecitazione ricevuta dagli Stati membri nel corso di un Consiglio dei Ministri europei per la Coesione svoltosi nell’aprile scorso. Nella sessione consacrata alle esperienze regionali, Philip Woods in rappresentanza dell’organismo intermedio della Cornovaglia e Fanny Gasc della Regione Bretagna hanno spiegato le molteplici azioni promosse dalle rispettive amministrazioni per migliorare l’immagine dei fondi in due contesti in cui, con intensità diversa, persistono sacche di indifferenza o ostilità nei confronti del progetto europeo.
Raffaele Paciello, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, ha illustrato l’esperienza del PON Metro, di cui è esperto per la comunicazione, indicando in chiusura d’intervento tre possibili punti di debolezza generali relativi alla comunicazione della politica di coesione: “frammentazione della comunicazione”, “utilizzo linguaggio burocratico”, “eccesso d’informazioni”.
Nella seconda sessione, Giuseppe Chiellino ha analizzato le difficoltà per la stampa di raccontare i processi spesso troppo articolati e complessi che caratterizzano la politica di coesione e ha fornito alcuni spunti per il futuro. Infine, Cristina Brasili ha concluso illustrando i primi risultati di Perceive, il progetto di ricerca finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 che indaga sulla percezione pubblica delle politiche di coesione e sull’influenza che esercitano sul sentimento di appartenenza al progetto europeo.
In conclusione, dopo i ringraziamenti a tutti i relatori che a titolo gratuito sono intervenuti nell’ambito del workshop, la Regione ha distribuito un proprio documento strategico di prossima pubblicazione in cui sono formulati alcuni spunti e proposte sulle regole in materia di comunicazione post 2020.