Piano d'Azione Occupazione e Inclusione

Presentato alla Cittadella l'atto di indirizzo strategico


Piano d'Azione Occupazione e Inclusione

Oltre 13 mila potenziali nuovi posti di lavoro con un impegno di spesa di circa 280 milioni di euro a valere sul POR Calabria 2014-2020 e sul Piano di Azione e Coesione. Questi i tratti salienti del Piano d’Azione Occupazione e Inclusione presentato, stamane, alla Cittadella regionale dal Presidente della Regione Mario Oliverio e dall'Assessore al Lavoro Federica Roccisano. L’atto di indirizzo strategico, recentemente approvato dalla giunta regionale, rafforza le politiche attive del lavoro, a livello territoriale, con l’obiettivo di contrastare la povertà mettendo al centro giovani, donne, disoccupati, persone in difficoltà e immigrati.

“Una regione che vuole crescere - dichiara il Presidente Oliverio - non può lasciare indietro nessuno. Da qui deriva la necessità di avviare una grande operazione di inclusione attiva frutto di un intenso lavoro interdipartimentale e di confronto con associazioni datoriali e sindacati nell’ambito del quale tutti i soggetti coinvolti hanno partecipato in maniera dinamica e produttiva. Oggi presentiamo una proposta concreta per impegnare risorse importanti nel prossimo biennio con la finalità di garantire un reddito di inclusione attiva per circa 17 mila persone (destinatari coinvolti). Questo in un contesto sociale, come quello calabrese, in cui sono necessari interventi tesi a contrastare povertà e disagio - prosegue il Governatore - con azioni di sviluppo adeguate ed efficaci, fuori dalle logiche assistenziali, e che abbiano carattere di utilità sociale”.

"Il piano che presentiamo oggi - spiega l’assessore al Lavoro Roccisano -  intende dare risposte a tutte le categorie di persone in condizione di bisogno in Calabria. L’inclusione attiva è il fil rouge che unisce tutte le iniziative, per evitate assistenzialismo e creare utilità, ed inserire risorse nel circuito economico e sociale della regione”. L’assessore ha poi illustrato nel dettaglio le 9 aree di intervento in cui si articola il Piano (a ciascuna delle quali corrisponde un obiettivo specifico):  

₋ La Dote Lavoro, relativa alle misure per l’inserimento e il reinserimento nel lavoro di persone disoccupate e per la creazione di impresa e lavoro autonomo;

₋ I percorsi di inclusione attiva, concernenti misure destinate alle persone con disabilità, più vulnerabili, a rischio discriminazione, esclusione sociale e povertà;

₋ Gli accordi territoriali di genere, pensati per rafforzare le politiche di genere e la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro;

₋ Gli incentivi per la creazione di impresa e per l’autoimpiego;

₋ Il piano esecutivo regionale per l’attuazione di garanzia Giovani;

₋ Il piano regionale per i servizi per l’impiego, che riguarda le misure volte a rafforzare e qualificare i servizi offerti dai centri per l’impiego diffusi sul territorio regionale;

₋ I piani locali per il lavoro, concernenti le misure di attuazione dei 14 Piani Locali per il Lavoro già approvati nel 2013;

₋ I percorsi di sostegno alla creazione di impresa per i lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale (workers buy out);

₋ Gli accordi territoriali di contrasto alla povertà.

 L’evento di presentazione del Piano è stato concluso dagli interventi del Direttore generale del Dipartimento Lavoro Fortunato Varone e del Direttore generale del Dipartimento Programmazione Paolo Praticò. Entrambi hanno sottolineato la validità dell’atto di indirizzo sia in termini di impatto che per la metodologia con cui è stato elaborato. Varone ha ribadito che nell’ambito delle politiche attive già avviate si stia ponendo particolare attenzione nell’accelerazione della chiusura dei processi.

Praticò ha evidenziato, inoltre, che attraverso il Piano saranno attivate in maniera consistente le misure del Fondo sociale. “Presentiamo il frutto di un intenso lavoro interdipartimentale -  afferma Praticò - che si è arricchito anche di una forte interlocuzione con la Commissione Europea e con l’Agenzia per la Coesione. Il Piano d’Azione Occupazione e Inclusione, rispetto al precedente ciclo di programmazione comunitaria, struttura in modo unitario e complementare una serie di misure a sostegno dell’occupazione. Il Piano inoltre prevede tempi e responsabilità che possono essere monitorati dalla giunta. L’unitarietà ed un rinnovato metodo costituiscono, quindi, il valore aggiunto del Piano che ci consente di lavorare meglio e in maniera più qualificata anche con le amministrazioni centrali”.