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Il repository per lo scambio di buone pratiche
PROCEDURE OPERATIVE
IL MATCHING DEI FABBISOGNI DEL TERRITORIO CON LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO
LE ATTIVITÀ CONNESSE ALLE CALL IN CASO DI RUOLO DI NATIONAL CONTACT POINT
LA CAPACITAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROGETTUALI
L’ANALISI DEI DATI E IL REPORTING
LE VERIFICHE GESTIONALI DI MONITORAGGIO
IL REPOSITORY PER LO SCAMBIO DI BUONE PRATICHE
L’attività di scambio di buone pratiche è uno degli obiettivi cardine dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (di seguito anche CTE), che incentiva uno sviluppo economico e sociale uniforme dell’Unione Europea e consolida le relazioni tra i Paesi partecipanti. In tale contesto, le attività afferenti al repository consistono nella condivisione e archiviazione della documentazione relativa alle best practices delle Amministrazioni, al fine di rafforzare ed ottimizzare l'efficienza dei Programmi e promuovere “progetti simbolo” su un’ampia gamma di tematiche.
Ruolo/Organo competente | Attività | Descrizione attività |
Ufficio di Bruxelles | Individuazione delle buone pratiche | Il processo è avviato dall’Ufficio di Bruxelles che, mettendo a frutto le relazioni istituzionali strategiche sviluppate, individua le buone pratiche realizzate in altri contesti che potrebbero essere replicate sul territorio calabrese |
Partner | Stesura e invio del format relativo alle buone pratiche | Il Partner di Progetto compila il format relativo alle buone pratiche, reperibile all’interno del Sistema Informativo CTE, e lo inoltra al Capofila per la sua valutazione. |
Capofila | Ricezione e valutazione del format relativo alle buone pratiche ed eventuali richieste integrazioni | Il Capofila di Progetto, ricevuto il format relativo alle buone pratiche dal Partner, lo valuta relativamente alla pertinenza e alla qualità delle informazioni fornite da quest’ultimo. In caso di necessarie modifiche, il Capofila richiede integrazioni al Partner, che adempierà alla richiesta.
Una volta che la documentazione revisionata è conforme, o è stata precedentemente integrata per renderla tale, il Capofila la trasmette all’Autorità di Gestione del Programma, che a sua volta, la revisiona verificando che al suo interno siano state riportate le informazioni coerenti e conformi con quanto prestabilito. |
Autorità di Gestione | Richiesta integrazioni relativa alla buona pratica | Nel caso in cui le informazioni inserite nel format della buona pratica non risultino chiare o in linea con il Progetto di riferimento, l’Autorità di Gestione richiede di apportare le modifiche necessarie al Partner. |
Autorità di Gestione | Valutazione da parte dell’esperto tematico | L’Autorità di Gestione può sottoporre la buona pratica all’attenzione dell’esperto tematico, per garantire un'analisi più approfondita di determinati aspetti connessi al Progetto o per supportare Partner meno esperti nel processo di collaborazione e scambio di buone pratiche. |
Autorità di Gestione | Pubblicazione della buona pratica sul Sistema Informativo CTE | L’Autorità di Gestione pubblica sla buona pratica sul Sistema Informativo CTE, così da consentirne la visibilità agli utenti.
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Link utili
Documenti